Proseguono le iniziative OSAI per i festeggiamenti dei trent’anni. Nei mesi di settembre e novembre, i dipendenti hanno avuto la possibilità di (ri)scoprire gli edifici e i luoghi che hanno fatto della cultura industriale Olivetti una realtà unica, ammirata e d’ispirazione anche per la stessa OSAI; l’occasione per osservare da un punto di vista differente il territorio in cui si opera.

Si sono da poco conclusi gli educational tour organizzati durante il mese di novembre per i dipendenti Osai e i loro familiari, la seconda parte di Osai Meets Olivetti: l’Innovazione, le Persone e il Territorio.

 

L’evento, nato dalla volontà di Osai di far conoscere il territorio in cui si opera e la realtà a cui essa si ispira, ha riscosso particolare successo all’interno dell’azienda e notevole interesse circa la figura di Adriano Olivetti e la sua visione di fare impresa, anche grazie ai racconti della storica Marcella Turchetti e della guida Laura De Nardo.

 

A partire dalla visita a Palazzo Uffici, sede direzionale della Olivetti, i partecipanti hanno potuto scoprire gli alloggi pensati e studiati per i dipendenti, a seconda delle loro esigenze familiari: Case 18 alloggi, Case per Famiglie Numerose e l’Unità Residenziale Ovest, meglio nota con il nome di “Talponia”, costruita alla fine degli anni ’60 per ospitare i dipendenti Olivetti residenti temporaneamente a Ivrea.

 

A seguito della passeggiata al Museo A Cielo Aperto Dell’Architettura Moderna Di Ivrea – MAAM i gruppi hanno avuto la possibilità di visitare l’Archivio Storico Olivetti, diretto da Enrico Bandiera che, insieme alla sua squadra, ha accompagnato tutti alla scoperta dell’evoluzione dei prodotti Olivetti, dal primo modello della macchina per scrivere progettato dall’Ingegner Camillo Olivetti fino ad arrivare ai più moderni mezzi tecnologici.

 

Anche questa volta, i bambini hanno seguito un percorso interamente studiato per loro dall’educatrice Emanuela Giulietti. Replicata anche la presenza di Marcello Minuti con un intervento sulla “Responsabilità, etica e sostenibilità nella mission familiare e aziendale”, il tutto sotto il coordinamento di Salvatore Lo Tufo.

 

La seconda parte dell’Osai Meets Olivetti conferma i numeri del primo tour, con una partecipazione di circa 200 persone tra dipendenti e familiari. “La fabbrica non può guardare solo all’indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura…” e l’indice di gradimento, da parte di tutti coloro che quotidianamente vivono la realtà Osai in questi appuntamenti, è stato la conferma di questo grande insegnamento di Adriano Olivetti.

A guidare le passeggiate lungo il “chilometro di architettura industriale più bello del mondo”, divenuto patrimonio UNESCO nel 2018, lo storico Marco Peroni, capace di trasportare i partecipanti attraverso un percorso educational inedito e fargli comprendere la vera essenza della filosofia olivettiana, di come l’architettura e l’urbanistica sono stati lo strumento attraverso cui la visione innovativa dell’imprenditore Adriano Olivetti è divenuta concreta.

 

Particolare attenzione anche ai più piccoli che hanno preso parte alle giornate con attività appositamente pensate per loro curate da Emanuela Giulietti, responsabile dei servizi educativi, operatrice didattica e graphic designer della Fondazione Natale Capellaro. Coinvolti anche nell’intervento su “il rapporto casa-lavoro” di Marcello Minuti, Human & Business Guide. Le 8 sessioni, coordinate da Salvatore Lo Tufo e realizzate con il supporto di ICO Impresa Sociale ed OLI – Adriano Olivetti Leadership Institute, si sono concluse con momenti di convivialità grazie ai catering della Cooperativa Andirivieni predisposti nelle accoglienti sale, tra cui l’ ex Lavatoio operai Olivetti, oggi proprietà di ICONA.

 

L’Osai meets Olivetti ha visto la partecipazione di oltre duecento persone, fra dipendenti e familiari, che hanno potuto comprendere i punti chiave della visione olivettiana. I lavoratori come chiave del successo aziendale; l’integrazione tra dimensione lavorativa e privata per favorirne il loro sviluppo professionale e individuale. Concetti molto cari ad OSAI che quotidianamente mira ad essere il luogo in cui “ogni individuo può trovare l’opportunità e la serenità per esprimere al massimo il proprio potenziale”.