Il 26 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione di OSAI ha approvato per la prima volta l’adozione del Modello Organizzativo di Gestione e Controllo secondo i riferimenti del Decreto Legislativo 231/2001 che ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità penale degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reati commessi da persone fisiche nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi. Il Decreto Legislativo n. 231 ha rivoluzionato i principi relativi alla responsabilità penale delle società in quanto, oggi, una società priva di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo può essere esposta a pesanti conseguenze per i reati commessi al suo interno che vanno da sanzioni pecuniarie rilevanti all’interdizione dall’esercizio dell’attività; all’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi; alla sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell’illecito.
Il Modello Organizzativo 231 di OSAI si inserisce all’interno di un insieme di procedure, disposizioni organizzative, codici comportamentali che regolano e definiscono la struttura aziendale e la gestione dei processi sensibili alla commistione di possibili reati in fare dell’Azienda. Poiché non esiste un modello generico applicabile per tutte le aziende, esso è stato stilato in base alle specifiche attività, ai processi produttivi e agli interlocutori con cui OSAI interagisce coinvolgendo tutti gli attori aziendali.
Inoltre, l’attività di controllo sull’osservanza e attuazione del Modello Organizzativo 231 è affidata ad un Organo di Vigilanza (OdV) composto da tre membri esterni all’azienda, il quale riceve periodicamente flussi informativi in merito al modello stesso oltre a tenere sotto controllo le iniziative di formazione e informazione per la diffusione della conoscenza ma, soprattutto, della comprensione del modello stesso all’interno dell’azienda. L’OdV OSAI è attualmente composto dal Dott. Giulio Tedeschi (Presidente), dall’Avv. Andrea Cammarota e dal Dott. Domenico Laterza.